La rivoluzione verde della Commissione Von der Leyen prende sempre più forma: presentato il nuovo Piano d'Azione per l'economia circolare

Parte integrante della strategia industriale dell'UE, il nuovo piano d'azione per l'economia circolare della Commissione europea è arrivato lo scorso 11 marzo ed è uno dei principali elementi del Green Deal europeo, il nuovo programma per la crescita sostenibile in Europa.Quella del futuro dovrà essere un'economia competitiva in grado di proteggere l'ambiente e sancire diritti per i consumatori.

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Parte integrante della strategia industriale dell'UE, il nuovo piano d'azione per l'economia circolare della Commissione europea è arrivato lo scorso 11 marzo ed è uno dei principali elementi del Green Deal europeo, il nuovo programma per la crescita sostenibile in Europa.

Quella del futuro dovrà essere un'economia competitiva in grado di proteggere l'ambiente e sancire diritti per i consumatori.
Questo l'obiettivo del nuovo piano che introduce nuove misure lungo l'intero ciclo di vita dei prodotti.

Il nostro modello economico attuale è ancora di tipo lineare: solo il 12% delle materie secondarie e delle risorse vengono reintrodotti nell'economia. Molti prodotti si rompono troppo facilmente, non possono essere riutilizzati, riparati o riciclati. Oppure sono monouso.

Il piano introduce una serie di interventi che trasformeranno il modo in cui i prodotti sono fabbricati permettendo così ai consumatori di effettuare scelte sostenibili a beneficio di se stessi e dell'ambiente. Indicazioni arriveranno presto per prodotti elettronici e delle telecomunicazioni, per batterie e veicoli, per imballaggi, plastica, tessile, settore alimentare ed edilizio.
Tali misure condurranno anche alla creazione di opportunità commerciali e di lavoro nuove, sfrutteranno l'innovazione e la digitalizzazione e sanciranno nuovi diritti per i consumatori europei.

Quattro i principali obiettivi del piano d'azione per l'economia circolare:

1. più prodotti sostenibili nell'UE: la Commissione proporrà un atto legislativo sulla strategia per i prodotti sostenibili volta a garantire che i prodotti immessi sul mercato dell'UE siano progettati per durare più a lungo, siano più facili da riutilizzare, riparare e riciclare, e contengano il più possibile materiali riciclati anziché materie prime primarie.
Le misure limiteranno inoltre i prodotti monouso, si occuperanno dell'obsolescenza prematura e vieteranno la distruzione di beni durevoli invenduti. La proposta legislativa prevederà anche l'istituzione di uno spazio europeo dei dati sull'economia circolare così da valorizzare il potenziale di digitalizzazione delle informazioni relative ai prodotti, ad esempio introducendo passaporti digitali per questi ultimi.

2. responsabilizzare i consumatori: i consumatori avranno accesso a informazioni attendibili su questioni come la riparabilità, la durabilità dei prodotti e sulle prestazioni ambientali così che possano compiere scelte più sostenibili ed entro il 2021 potranno beneficiare di un vero e proprio "diritto alla riparazione" sancito dalla legislazione europea. Le imprese dovranno presentare lelemnti a sostegno delle loro dichiarazioni ambientali attraverso metodi per misurare l'impronta ecologica. La legislazione vieterà l'ecologismo di facciata e l'obsolescenza programmata. Nuove misure aumenteranno inoltre il ricorso agli appalti pubblici verdi, come l'introduzione di obiettivi o criteri minimi obbligatori in materia.

3. Più attenzione ai settori che utilizzano più risorse e che hanno un elevato potenziale di circolarità:
- elettronica e TIC: la Commissione avvierà l' "Iniziativa per un'elettronica circolare" per prolungare il ciclo di vita dei prodotti e migliorare la raccolta e il trattamento dei rifiuti. Sarà prevista la possibilità di upgrading dei componenti e dei software onde evitare obsolescenza prematura. La Commissione intende adottare nuove misure di regolamentazione per i telefoni cellulari, i tablet e i laptop nel quadro della direttiva sulla progettazione ecocompatibile, nonché per i caricabatterie dei telefoni cellulari e i dispositivi simili. Tra le proposte, anche l'istituzione di un sistema di resa per restituire o rivendere vecchi telefoni cellulari, tablet e caricabatterie;
- batterie e veicoli: sarà proposto un nuovo quadro normativo per le batterie per migliorare i tassi di raccolta e riciclaggio di tutte le batterie, garantire il recupero dei materiali di valore e migliorare la sostenibilità. La normativa fisserà il livello di contenuto riciclato nelle nuove batterie e disciplinerà la fornitura di informazioni ai consumatori. Un'altra proposta legislativa riguarderà le disposizioni in materia di veicoli fuori per migliorare l'efficienza del riciclaggio e regolamentare il trattamento sostenibile degli oli usati;
- imballaggi: la quantità di materiali usati per gli imballaggi ha raggiunto livelli elevati. E' necessaria la loro riduzione. Le proposte legislative della Commissione regolamenteranno questo settore con l' obiettivo di riutilizzare o riciclare in modo economicamente sostenibile tutti gli imballaggi immessi sul mercato dell'UE entro il 2030. Sarà quindi necessario rafforzare i requisiti essenziali obbligatori che questi imballaggi sono tenuti a soddisfare;
- plastica: nuove disposizioni vincolanti relative al contenuto riciclato e attenzione particolare alla questione delle microplastiche e alle plastiche a base biologica e biodegradabili. Per quanto concerne le microplastiche, la Commissione ne limiterà l'aggiunta intenzionale e si occuperà anche del loro rilascio accidentale, sviluppando e armonizzando ulteriormente i metodi di misurazione, predisponendo l'etichettatura, la certificazione e misure di regolamentazione e prendendo in esame eventuali misure volte ad aumentare la cattura delle microplastiche nelle acque reflue;
- tessili: La futura strategia promuoverà il mercato dei prodotti tessili sostenibili e circolari, compreso il mercato per il riutilizzo dei tessili, e favorirà nuovi modelli commerciali e di consumo. Saranno forniti orientamenti sulla raccolta differenziata dei rifiuti tessili che gli Stati membri sono tenuti a garantire entro il 2025. Innovazione ed individuazione di strozzature del mercato saranno le altre priorità delle misure previste.
- costruzione e edilizia: il settore dell'edilizia consuma il 50 % circa di tutti i materiali estratti ed è responsabile di oltre il 35 % della produzione totale di rifiuti dell'Unione. La Commissione adotterà una nuova strategia generale per un ambiente edificato sostenibile con l'obiettivo di promuovere i principi di circolarità lungo l'intero ciclo di vita degli edifici. Proporrà anche la revisione del regolamento sui prodotti da costruzione. Ciò potrebbe comportare l'introduzione di requisiti in materia di contenuto riciclato per alcuni prodotti da costruzione.
- alimenti: si stima che nell'UE il 20 % del totale dei prodotti alimentari vada perso o sprecato. La Commissione proporrà una nuova iniziativa legislativa per ridurre gli sprechi alimentari nell'ambito della strategia UE "Dai campi alla tavola". Detta strategia riguarderà l'intera catena del valore alimentare in un'ottica di sostenibilità del settore e intensificherà gli sforzi per contrastare i cambiamenti climatici, proteggere l'ambiente e preservare la biodiversità.
La Commissione avvierà un lavoro di analisi per determinare l'ambito di applicazione di un'iniziativa legislativa sul riutilizzo finalizzata a sostituire, nei servizi di ristorazione, gli imballaggi, gli oggetti per il servizio da tavola e le posate monouso con prodotti riutilizzabili.
- ridurre i rifiuti: l'accento sarà posto sulla necessità di evitare la produzione dei rifiuti e di trasformarli in risorse secondarie di elevata qualità che beneficiano di un mercato delle materie prime secondarie efficiente. La Commissione esaminerà la possibilità di introdurre un modello armonizzato a livello di UE per la raccolta differenziata dei rifiuti e l'etichettatura estendendo la responsabilità anche al produttore. Il piano d'azione prevede inoltre una serie di interventi volti a ridurre al minimo le esportazioni di rifiuti dell'UE e a far fronte alle spedizioni illegali.

A sostegno della transizione verso un'economia circolare saranno mobilitati numerosi fondi UE, dai fondi di coesione al Fondo europeo di sviluppo regionale e al programma LIFE, passando per la spesa nel quadro dei programmi sociali, di ricerca e di innovazione. Il piano d'azione prevede anche azioni per mobilitare i finanziamenti privati a favore dell'economia circolare facendo leva su strumenti finanziari dell'UE come InvestEU.

Non solo: è previsto il lancio di un'alleanza mondiale per l'economia circolare che apra un dibattito su un possibile accordo internazionale sulla gestione delle risorse naturali e che possa includere l'adozione delle misure europee in materia di economia circolare sulla plastica.
E ancora, l'economia circolare diventerà fondamentale per gli accordi di libero scambio con paesi extra UE, nei dialoghi politici bilaterali, regionali e multilaterali.

Iniziative future in materia di economia circolare: timetable

Redazione Europe Direct Lombardia
@ED_Lombardia

Data ultima modifica: 10/11/2023